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Il boom di sacrilegi nell’Europa che ha perso la fede

Il boom di sacrilegi nell’Europa che ha perso la fede

Ad aprile, sulla scia dei mesi precedenti, si sono verificati una serie di fatti di matrice anticristiana che quasi mai hanno guadagnato le pagine della cronaca nazionale, nonostante la loro gravità. Più volte è stato preso di mira il Santissimo Sacramento, con profanazioni del tabernacolo in Austria e Francia, fino al sacrilegio eucaristico di Trieste. E poi la profanazione al santuario piemontese di Fontanelle, le statue danneggiate, i poster della Madonna di Czestochowa con colori Lgbt, a conferma che le ideologie nichiliste alimentano l’odio verso Dio.

Nella storia del cristianesimo il mese di aprile appena trascorso verrà ricordato certamente per gli attentati di Pasqua in Sri Lanka – che hanno causato la morte di 253 persone, la gran parte delle quali di fede cristiana – e l’incendio della cattedrale parigina di Notre-Dame, di cui ancora non sono state chiarite le cause.

Nello stesso mese, volendo limitare lo sguardo alla nostra Europa, si sono verificati una serie di altri fatti – di matrice anticristiana – che quasi mai hanno guadagnato le pagine della cronaca nazionale, nonostante la loro gravità. Non potendo riferirli tutti, ne riportiamo alcuni, molti dei quali raccolti sul sito dell’Osservatorio sull’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa e riguardanti vari Paesi del Vecchio Continente, come l’Austria, la Francia, la Germania, l’Italia, la Spagna.

Più volte è stato preso di mira, come già nei mesi passati, il cuore stesso della fede cristianail Santissimo Sacramento. È successo per esempio il 4 aprile nel piccolo comune francese di Bois-de-Céné, nel dipartimento della Vandea, dove ignoti hanno profanato il tabernacolo della chiesa di Saint-Étienne, spargendo sul pavimento molte ostie consacrate. I responsabili (“sembra fossero degli adolescenti”, ha detto il sindaco della città) hanno anche rubato dell’acqua santa e urinato dietro l’organo. L’episodio si aggiunge ad altre profanazioni di chiese avvenute di recente in Vandea, la storica regione che pagò con la vita di decine e decine di migliaia di fedeli – uomini, donne e bambini – la resistenza alla furia anticattolica dei rivoluzionari francesi.

Un altro tabernacolo è stato dissacrato il 9 aprile, sempre in Francia, nella chiesa di Saint-Pierre a Montluçon, dove è stata rubata l’intera pisside con le sacre particole. Il vescovo di Moulins, Laurent Percerou, ha parlato di «un atto terribile e drammatico», mentre il parroco Gilbert Lépée ha detto esplicitamente cosa c’è dietro un simile gesto: «Noi crediamo che Gesù abbia voluto rimanere con noi in questa forma molto misteriosa che è il pane. Sono convinto che con questo sacrilegio è Gesù che viene disprezzato». La chiesa è stata riaperta al culto tre giorni dopo il sacrilegio, celebrando una Messa di riparazione. In Austria, a Biedermannsdorf, il 13 aprile sono stati rubati dal tabernacolo due pissidi, un calice e un ostensorio.

di fidei defensor

Ci limitiamo a riportare quanto emerso fin qui dalle indagini: tre di questi nove casi sono ritenuti accidentali, attribuiti a cortocircuiti elettrici (Santa Teresa a Rennes nel luglio 2018, la chiesa di Villeneuve d’Amont nell’agosto 2018, e San Giacomo a Grenoble nel gennaio di quest’anno); per i rimanenti sei incendi è stata invece accertata o privilegiata la pista dolosa: si tratta di Notre-Dame des Grâces a Revel (giugno 2018), la chiesa di Saint-Jean-du-Bruel (ottobre 2018), la chiesa del Sacro Cuore di Angoulême (gennaio 2019), la cattedrale di Sant’Alano a Lavaur (febbraio 2019), San Sulpizio (16 marzo 2019), ossia la chiesa più grande di Parigi dopo Notre-Dame, e infine Notre-Dame des Grâces a Eyguières (21 aprile 2019, quindi per Pasqua). Ribadiamo: in dieci mesi.

IDEOLOGIE ANTICRISTIANE

Pensare quindi di liquidare tutto parlando di casi isolati, complottismo, eccetera, significa o mentire volutamente o non voler guardare in faccia la realtà, che ci dice di un odio anticristiano montante in Europa, le cui sorgenti non sono da rintracciare solo nelle sette sataniche e nel fondamentalismo islamico, bensì anche in tutta una serie di ideologie accettate tranquillamente dalla cultura dominante e che sono andate proliferando con la secolarizzazione. Ideologie che diffondono, in modo aperto, avversione, diffidenza, menzogne e rabbia verso la Chiesa, Gesù, Maria, i santi e tutto ciò che è sacro.

Vedi, per andare in Spagna, la chiesa di Maside, in Galizia, che la mattina della Domenica delle Palme è stata trovata imbrattata sui muri esterni con simboli e scritte di stampo marxista come “la religione è l’oppio dei popoli” o anche il più semplice, con intento offensivo, “pecore”. Sempre in Spagna, come raccontato a marzo, per la Festa delle donne c’era stata un’escalation di atti anticristiani da parte di femministe radicali, con striscioni inneggianti al sangue dell’aborto sui cancelli delle chiese, irruzioni in arcivescovado, messaggi volti a dissacrare la Bibbia, scritte come «pedofili», «la chiesa che illumina di più è quella che brucia di più», eccetera. Con un humus culturale così è chiaro che non ci si può aspettare nulla di buono.

Chiudiamo questa panoramica, non esaustiva, con un altro episodio proveniente dalla Polonia. Qui, sabato 27 aprile, i fedeli della parrocchia di San Massimiliano Kolbe, a Plock, hanno informato il sacerdote che intorno alla chiesa erano stati sparsi poster raffiguranti una Madonna di Częstochowa modificata, con Maria e il Bambino aventi le aureole colorate dei colori dell’arcobaleno Lgbt. Di un’ideologia, dunque, che rifiuta espressamente la Sapienza creatrice di Dio.

Per tutti questi episodi, in questo mese di maggio, dedicato alla Madonna, offriamo preghiere e gesti di riparazione, per la conversione nostra e di chi combatte contro Dio, chiedendo l’intercessione della Vergine perché la nostra Europa torni cristiana.

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